La notizia del giorno
dovrebbe essere il cambio di casacca dell’ex vice Sindaco Guzzo, che ha ufficializzato
il passaggio al PD.
In un paese serio, in un
comune serio, un’amministrazione seria, dopo una simile notizia la Sindaca
presenterebbe le proprie dimissioni e lascerebbe al popolo la scelta con nuove
elezioni.
Ma, ahimè, la notizia del
cambio di casacca dell’ex Vice Sindaco Guzzo, non è affatto la notizia del
giorno in quanto, ci sono fatti ancora più gravi ed è giusto che i cittadini ne
vengano a conoscenza.
Il
solito uccellino cantastorie ci ha raccontato che il nostro Comune ha perso la
causa nei confronti di una dipendente comunale che aveva notificato, in data
08/09/2015, un ricorso “per veder condannato l’Ente al pagamento di €.
27.030,24 a titolo di risarcimento dei danni per la mancata percezione delle
retribuzioni per il periodo 1.7.2003/19.01.2006, oltre ad €. 8.827,17 a titolo
di mancato versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori,
il tutto oltre interessi e rivalutazione, vittoria di spese e competenze di
giudizio, nonché il risarcimento dei danni non patrimoniali sofferti per lo
stato di profonda frustrazione sofferto in conseguenza della mancata assunzione
e quindi dell’inattività lavorativa”.
Non abbiamo ancora contezza
sul “quantum”, restiamo in attesa di un incontro pubblico durante il quale la
nostra Sindaca ci onorerà di fornirci tutte le notizie mancanti.
Come se non bastasse, è di
ieri l’ordinanza collegiale del Tribunale di Vallo Della Lucania intervenuta
nel procedimento R.G. 1986/2016, che ha
accolto totalmente il ricorso presentato dalla Società F. & G. difesa dallo
studio legale DI SEVO e FERRARA.
Ecco i fatti:
In data 12 agosto 2014 la società F & G.
presentava un ricorso per decreto ingiuntivo per veder condannare il comune di
Novi Velia al pagamento della somma di € 61.816,02, oltre interessi legali,
rivalutazione monetaria, spese e competenze del procedimento monitorio;
Il comune NON si opponeva al citato decreto ingiuntivo,
nonostante avesse più volte dichiarato di vantare un debito nei confronti dell’Ente
relativo all’acquisizione di aree nella zona PIP di € 30.315,00.
Sicché, decorso il termine, il D. I. diventava
esecutivo e la società presentava atto di precetto con ulteriori spese a carico
dell’ente;
Il comune NON trovava il tempo di opporsi neanche al
suddetto atto di precetto.
Trascorsi i tempi previsti dalla legge, la società
G&F pignorava l’intera somma presso il Tesoriere comunale, con ulteriore
aggravio di spese per l’Ente, questo perché, nel frattempo, l’Ente aveva dimenticato
di approvare, ad inizio semestre, la doverosa delibera di impignorabilità delle
somme (SIC!);
In data 23/09/2016 la Sindaca portava in consiglio
Comunale una proposta di deliberazione (verbale n. 31/2016) ad oggetto “F & G. forniture elettriche di
F. S. & C. SAS/Comune di Novi Velia Provvedimenti”, con allegato uno schema
di accordo transattivo, già compilato, ritenuto particolarmente vantaggioso
dalla Sindaca proponente e che prevedeva, a completa tacitazione dei crediti e
debiti vantati dalle parti in causa, il riconoscimento della somma di €
19.501,02 , al netto delle spese legali e di giudizio.
E’ superfluo dire che la delibera, anche se provvista
del parere favorevole del Revisore, era sprovvista del necessario capitolo di
spesa e del parere contabile.
Tutto ad un tratto, nonostante gli accordi verbali presi
con la controparte, come riportato in delibera, la Sindaca ritirava la proposta
con la seguente motivazione “…nel pomeriggio il creditore che in precedenza
aveva manifestato volontà favorevole alla stipula della transazione, ha fatto
conoscere la propria indisponibilità a sottoscrivere l’accordo transattivo…”
Tutto questo, senza mostrare alcun documento che aveva portato alla
presentazione della proposta prima ed al suo ritiro dopo.
Nella pubblica amministrazione le chiacchiere da Bar
restano tali perché gli enti Pubblici producono atti, non pomodori, peperoni o
banane, ma atti, carte, documenti.
La Sindaca, nella seduta consiliare preannunciava,
come fece, che si sarebbe presentata personalmente davanti al giudice dell’esecuzione.
In quella sede, chiese di tener conto del debito della società nei confronti
del comune (per la prima volta vantato davanti ad un giudice) e mediante ordinanza
del 12.12.2016 emessa dal G. E., otteneva la sospensione del pignoramento effettuato
dalla Ditta F&G presso il Tesoriere dell’Ente.
La società, tuttavia, non si arrendeva a tale
decisione e proponeva reclamo, a mezzo dei suoi legali, all’ordinanza di
sospensione;
Questa volta, dopo l’inerzia durata anni, il comune, con
delibera di Giunta Comunale n. 2 del 03.01.2017, decideva di costituirsi in giudizio affidando
l’incarico di provvedere al Segretario Comunale assegnando allo stesso la somma
di 6.000,00 € per il pagamento delle competenze professionali (ulteriori spese
a carico dei cittadini);
Il Segretario Comunale, per tale incarico, con
determina n. 1 del 27/01/2017, nominava un professionista del Foro di Vallo
Della Lucania, con Studio Legale in via G. Murat, 34;
Ed eccoci alle dolenti note per i cittadini novesi:
Con ordinanza collegiale del 02/03/2017, il Tribunale di Vallo Della Lucania ha accolto
totalmente il reclamo presentato da F. & G. revocando la precedente ordinanza
del Giudice delle Esecuzioni mobiliari del 12/12/2016 n. 256/2016.
Inoltre ha condannato il comune di Novi Velia al
pagamento delle ulteriori spese legali a carico dei cittadini novesi, per un
totale complessivo lordo di 2.800,00 €.
In conclusione, da un accordo transattivo di circa
20.000,00 €, definito dalla Sindaca particolarmente conveniente per il comune, siamo
passati a una somma che varia tra i 70 ed i 90 mila €.
Chi pagherà per tutto questo?
Sempre i cittadini novesi oppure chi ha portato questa
vicenda alle estreme conseguenze?
C’è da chiedersi, invece di recarsi ai Carabinieri a
denunciare in qualità di sindaco dei singoli cittadini, non sarebbe il caso di
amministrare con maggiore impegno ed attenzione, evitando questi disastri?!
Ai posteri l’ardua sentenza.