venerdì 3 marzo 2017

COMUNE DI NOVI VELIA, quanto ci costa l’amministrazione Ricchiuti??

La notizia del giorno dovrebbe essere il cambio di casacca dell’ex vice Sindaco Guzzo, che ha ufficializzato il passaggio al PD.

In un paese serio, in un comune serio, un’amministrazione seria, dopo una simile notizia la Sindaca presenterebbe le proprie dimissioni e lascerebbe al popolo la scelta con nuove elezioni.

Ma, ahimè, la notizia del cambio di casacca dell’ex Vice Sindaco Guzzo, non è affatto la notizia del giorno in quanto, ci sono fatti ancora più gravi ed è giusto che i cittadini ne vengano a conoscenza.

Il solito uccellino cantastorie ci ha raccontato che il nostro Comune ha perso la causa nei confronti di una dipendente comunale che aveva notificato, in data 08/09/2015, un ricorso “per veder condannato l’Ente al pagamento di €. 27.030,24 a titolo di risarcimento dei danni per la mancata percezione delle retribuzioni per il periodo 1.7.2003/19.01.2006, oltre ad €. 8.827,17 a titolo di mancato versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori, il tutto oltre interessi e rivalutazione, vittoria di spese e competenze di giudizio, nonché il risarcimento dei danni non patrimoniali sofferti per lo stato di profonda frustrazione sofferto in conseguenza della mancata assunzione e quindi dell’inattività lavorativa”.

Non abbiamo ancora contezza sul “quantum”, restiamo in attesa di un incontro pubblico durante il quale la nostra Sindaca ci onorerà di fornirci tutte le notizie mancanti.

Come se non bastasse, è di ieri l’ordinanza collegiale del Tribunale di Vallo Della Lucania intervenuta nel procedimento R.G. 1986/2016,  che ha accolto totalmente il ricorso presentato dalla Società F. & G. difesa dallo studio legale DI SEVO e FERRARA.

Ecco i fatti:

In data 12 agosto 2014 la società F & G. presentava un ricorso per decreto ingiuntivo per veder condannare il comune di Novi Velia al pagamento della somma di € 61.816,02, oltre interessi legali, rivalutazione monetaria, spese e competenze del procedimento monitorio;

Il comune NON si opponeva al citato decreto ingiuntivo, nonostante avesse più volte dichiarato di vantare un debito nei confronti dell’Ente relativo all’acquisizione di aree nella zona PIP di € 30.315,00.
Sicché, decorso il termine, il D. I. diventava esecutivo e la società presentava atto di precetto con ulteriori spese a carico dell’ente;

Il comune NON trovava il tempo di opporsi neanche al suddetto atto di precetto.

Trascorsi i tempi previsti dalla legge, la società G&F pignorava l’intera somma presso il Tesoriere comunale, con ulteriore aggravio di spese per l’Ente, questo perché, nel frattempo, l’Ente aveva dimenticato di approvare, ad inizio semestre, la doverosa delibera di impignorabilità delle somme (SIC!);

In data 23/09/2016 la Sindaca portava in consiglio Comunale una proposta di deliberazione (verbale n. 31/2016)  ad oggetto “F & G. forniture elettriche di F. S. & C. SAS/Comune di Novi Velia Provvedimenti”, con allegato uno schema di accordo transattivo, già compilato, ritenuto particolarmente vantaggioso dalla Sindaca proponente e che prevedeva, a completa tacitazione dei crediti e debiti vantati dalle parti in causa, il riconoscimento della somma di € 19.501,02 , al netto delle spese legali e di giudizio.

E’ superfluo dire che la delibera, anche se provvista del parere favorevole del Revisore, era sprovvista del necessario capitolo di spesa e del parere contabile.

Tutto ad un tratto, nonostante gli accordi verbali presi con la controparte, come riportato in delibera, la Sindaca ritirava la proposta con la seguente motivazione “…nel pomeriggio il creditore che in precedenza aveva manifestato volontà favorevole alla stipula della transazione, ha fatto conoscere la propria indisponibilità a sottoscrivere l’accordo transattivo…” Tutto questo, senza mostrare alcun documento che aveva portato alla presentazione della proposta prima ed al suo ritiro dopo.

Nella pubblica amministrazione le chiacchiere da Bar restano tali perché gli enti Pubblici producono atti, non pomodori, peperoni o banane, ma atti, carte, documenti.

La Sindaca, nella seduta consiliare preannunciava, come fece, che si sarebbe presentata personalmente davanti al giudice dell’esecuzione. In quella sede, chiese di tener conto del debito della società nei confronti del comune (per la prima volta vantato davanti ad un giudice) e mediante ordinanza del 12.12.2016 emessa dal G. E., otteneva la sospensione del pignoramento effettuato dalla Ditta F&G presso il Tesoriere dell’Ente.
La società, tuttavia, non si arrendeva a tale decisione e proponeva reclamo, a mezzo dei suoi legali, all’ordinanza di sospensione;

Questa volta, dopo l’inerzia durata anni, il comune, con delibera di Giunta Comunale n. 2 del 03.01.2017,  decideva di costituirsi in giudizio affidando l’incarico di provvedere al Segretario Comunale assegnando allo stesso la somma di 6.000,00 € per il pagamento delle competenze professionali (ulteriori spese a carico dei cittadini);

Il Segretario Comunale, per tale incarico, con determina n. 1 del 27/01/2017, nominava un professionista del Foro di Vallo Della Lucania, con Studio Legale in via G. Murat, 34;

Ed eccoci alle dolenti note per i cittadini novesi:

Con ordinanza collegiale del 02/03/2017,  il Tribunale di Vallo Della Lucania ha accolto totalmente il reclamo presentato da F. & G. revocando la precedente ordinanza del Giudice delle Esecuzioni mobiliari del 12/12/2016 n. 256/2016.

Inoltre ha condannato il comune di Novi Velia al pagamento delle ulteriori spese legali a carico dei cittadini novesi, per un totale complessivo lordo di 2.800,00 €.

In conclusione, da un accordo transattivo di circa 20.000,00 €, definito dalla Sindaca particolarmente conveniente per il comune, siamo passati a una somma che varia tra i 70 ed i 90 mila €.

Chi pagherà per tutto questo?

Sempre i cittadini novesi oppure chi ha portato questa vicenda alle estreme conseguenze?

C’è da chiedersi, invece di recarsi ai Carabinieri a denunciare in qualità di sindaco dei singoli cittadini, non sarebbe il caso di amministrare con maggiore impegno ed attenzione, evitando questi disastri?!


Ai posteri l’ardua sentenza. 


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