Dopo oltre un anno dalla prima richiesta di accesso agli atti (non esposto, come erroneamente riportato nella nota a firma del responsabile del procedimento), reiterata più volte, sia verbalmente che per iscritto, finalmente siamo riusciti ad entrare in possesso di alcuni dati relativi alla TOSAP (Tassa occupazione suolo pubblico) versata in questi anni dalle varie Associazioni presenti sul territorio che organizzano manifestazioni di vario tipo e con diverse finalità.
Prima di tutto è d’obbligo precisare che siamo a favore di tali iniziative, che vanno sicuramente potenziate e migliorate…AFFINCHE’ NESSUNO STRUMENTALIZZI RIBADIAMO CHE IL NOSTRO, COME SEMPRE, E’ UN PENSIERO “POSITIVO”.
E’ necessario, però, che la politica resti fuori dalle Associazioni e dall'organizzazione di tali manifestazioni, altrimenti tutto è destinato a “finire”.
E’, altresì, necessario che si abbiano bene in mente i “pro” ed i “contro” a cui si può andare incontro quando si organizzano simili eventi. I “pro”: sono sicuramente la promozione del territorio e dei prodotti tipici ed una maggiore aggregazione sociale (solo quando la politica riesce a starne fuori); i “contro”: l'enorme produzione di rifiuti indifferenziati ed il cui costo viene inevitabilmente posto a carico di tutta la cittadinanza, una complessa gestione dell’ordine pubblico con rischi per la sicurezza e l’incolumità dei partecipanti, una cattiva immagine del territorio quando le manifestazioni non raggiungono gli obiettivi previsti, un danno per le attività di ristorazione aperte tutto l’anno, “brutalmente” vessate dalla legge, che nel periodo estivo si vedono sottrarre potenziali clienti dalle numerosissime sagre/feste/festival.

La politica deve, perciò, farsi carico di tutte queste problematiche negative cercando di ridurle al minimo, tenendo conto di tutti i soggetti coinvolti. La politica nostrana, tuttavia, non è portata a studiare la complessità dei fenomeni ed è ben distante dal concetto di uguaglianza tra tutti i propri amministrati, concetto che, al contrario, dovrebbe rappresentare la “strada maestra” dell’azione di ogni buon amministratore. Al contrario, la politica “casereccia e nostrana” ritiene più utile dividere, fomentare odio e differenze, trattare bene chi vota in un determinato modo e “punire e maltrattare” tutti gli altri (“77” docet), buttare fango su chi la pensa diversamente, rispondere alle critiche con il solito slogan “così facevano anche quelli di prima”.

Uso il termine “costretta” perché, a causa di un ritardo nel versamento, il Presidente, il cui unico errore è stato quello di candidarsi alle ultime elezioni amministrative nella lista avversaria, è stato chiamato telefonicamente direttamente dalla Sindaca, come dalla stessa confermato nella riunione con i cittadini tenutasi nell’aula consiliare, che gli ha intimato di provvedere immediatamente al versamento (il comune aveva bisogno di soldi freschi).
Questi politici “nostrani e caserecci” ancora non sono riusciti a comprendere la differenza, sancita dalla legge, dallo statuto e dai regolamenti, che intercorre tra gli organi politici e gli organi burocratici dell’Ente (funzionari), quali sono le competenze degli uni e quali le competenze degli altri.
La cosa strana è che non siamo ancora riusciti ad ottenere gli atti relativi al pagamento della TOSAP da parte di coloro che partecipano al Festival degli Antichi Suoni nonostante tutti affermino di aver pagato regolarmente (anche se i soggetti a cui dicono di aver versato la quota non fanno parte del comune a nessun titolo. E’ legittimo a questo punto chiedersi: Dove sono andati a finire questi soldi e come sono stati spesi?). Da tempo chiediamo che durante le manifestazioni (tutte) tutti effettuino un solo pagamento, in base ai metri quadrati, da incassare a cura del Comune a titolo di TARSU (spazzatura) e non TOSAP (Tassa occupazione suolo pubblico), in modo che l’importo possa costituire una maggiore entrata per il comune a titolo di TARSU giornaliera da utilizzare per coprire parte del costo del servizio e da portare in detrazione alla Tassa sulla spazzatura a carico delle famiglie novesi.
Inoltre, al fine di ridurre l’impatto ambientale, cercare soluzioni serie ed alternative ad una raccolta differenziata dei rifiuti per far si che tutte diventino “MANIFESTAZIONI GREEN”. Se in un piccolo paese, di poco più di duemila anime, un amministratore pubblico non ha un “sogno” di cambiamento e di innovazione, che senso ha fare politica? Altrimenti fare politica si riduce solo nella pratica di riscaldare poltrone e ad un mero esercizio di potere fine a sé stesso per accontentare, con un osso, chi ci ha votato. Buone vacanze a TUTTI.